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Valutare prima di scegliere

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(Last Updated On: 13 Novembre 2009)

I fattori che possono influire sulla vostra scelta sono vari, ognuno di  voi avrà le sue precedenze, necessità  o preferenze.  Il nostro consiglio è di guardare lontano e ponderare le conseguenze a lungo termine della vostra scelta.

Mettiamo il caso che oggi attivi un indirizzo pec su dominio generico (es: miaazienda@legalmail.it)

    • sarò legato a quel dominio generico, e quindi a quel fornitore, senza possibilità di cambiare;
    • dovrò sottostare a eventuali variazioni di prezzo per il rinnovo annuo, pena la variazione dell’indirizzo pec;
    • se decido di lasciare il mio fornitore dovrò variare l’indirizzo email, quindi:
      • dovrò comunicare il mio nuovo indirizzo a tutti i miei contatti;
      • sosterrò quindi le spese per comunicare la variazione presso la camera di commercio
      • il mio precedente recapito legale è stato acquisito dalle pubbliche amministrazioni, ed una variazione potrebbe generare il rischio di non leggere comunicazioni ufficiali inviate al vecchio indirizzo (una multa da pagare?)…

Vediamo quindi in concreto quali sono gli elementi da considerare, e di cui valutare le conseguenze prima di decidere quale servizio PEC acquistare, per non incorrere successivamente proprio in quei problemi che cercavate di evitare….

Partiamo sgombrando il campo da quello che è l’elemento meno influente nella scelta:

Qualità del servizio PEC

Tutti i gestori di posta elettronica certificata devono attenersi agli standard imposti dall’ente di regolamentazione e controllo (CNIPA) uguali per tutti i gestori: il puro servizio di certificazione è quindi IDENTICO per tutti.

Lo standard qualitativo di base è quindi lo stesso per tutti i Gestori PEC.

Urgenza

Avrete forse sentito che la PEC è obbligatoria a norma di legge e c’è chi vi mette fretta per acquistarla.

Sappiate che soltanto alcuni soggetti hanno l’obbligo di comunicare il proprio indirizzo di posta certificata e che non tutti devono farlo SUBITO. La legge prevede scadenze e modalità differenti a seconda dei soggetti.

Avete il tempi di pensarci su…

Prezzo di acquisto

Molte sono le offerte che si trovano sul mercato a partire dalle più economiche (gratuito il primo anno, 5 euro) fino a quelle più care (45-50 euro).

Abbiamo già detto che un prezzo più alto non corrisponde ad una migliore qualità (ci riferiamo al puro servizio di certificazione). Una differenza nel prezzo può essere collegata a servizi aggiuntivi, commodities, o  alla fornitura di prodotti complementari per risolvere alcuni dei “difetti” della PEC.

Come in passato l’email gratuita si poteva attivare su domini generici (di tipo: mionome@libero.it, mionome@hotmail.it) oggi è possibile attivare  su un indirizzo pec su domini generici (di tipo mionome@pec.it, mionome@legalmail.it).

Ma come nel primo mercato di internet gratis, le sirene dell’indirizzo email gratis es: vostronome@tin.it o vostronome@nomeprovider.it, si sono rivelati nel tempo per le esigenze professionali un “onere” da “mantenere nel tempo” con costi e vincoli che sono costati piu della leggereza di 5 minuti di riflessione.

Durata nel tempo

L’indirizzo PEC che andiamo a scegliere diventerà il nostro domicilio legale elettronico di fronte alla Pubblica Amministrazione, il luogo dove ci vengono trasmesse comunicazioni ufficiali di vario genere (tributi, multe, cartelle esattoriali, ecc..) la cui trasmissione ha caratteristiche e conseguenze legali.

In virtù dell’obbligatorietà di comunicazione alla Camera di Commercio, e del fatto che non verrà usato soltanto per comunicazioni saltuarie, occasionali, private, nella scelta di un indirizzo email PEC ha quindi un grande valore il fatto che tale recapito rimanga invariato nel tempo, ancor più del fatto di essere rappresentativo ed identificativo della nostra attività.

In questa direzione va scegliere la registrazione di un dominio proprio (di tipo @nomeazienda.it) ed utilizzarlo poi per la PEC come sottodominio (@pec.nomeazienda.it)

Indipendenza dal fornitore

In molti campi si sta lavorando a favore del consumatore e dell’utente, in modo che questi sia libero di scegliere il fornitore che preferisce, senza che una variazione abbia alti costi o particolari effetti negativi.

Le norme mi permettono, ad esempio, di passare da un operatore telefonico ad un altro, senza perdere il mio numero di telefono; o posso scegliere l’offerta più vantaggiosa in caso di fornitura elettrica.

Perché legarsi allora ad un esclusivo fornitore al momento di scegliere un indirizzo email?

Un indirizzo email legato all’operatore telefonico che mi fornisce l’adsl (es. mionome@alice.it, miaazienda@tele2.it) è molto scomoda nel momento in cui decido che l’offerta di quell’operatore non va più bene….

Se io registro il mio dominio miazienda.it posso appoggiarlo ad un mantainer (il fornitore di servizi internet sui server del quale sarà accessibile il dominio) ma posso anche decidere di trasferirlo il giorno in cui quel fornitore non mi darà le garanzie previste, aumenterà i prezzi, non sarà più soddisfacente.

Il dominio, e tutti i miei indirizzi email rimarranno intatti ed invariati, per sempre.

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